Leggere i quotidiani, su carta e on line, in treno, dà il tempo per pensare. Al di là di qualsiasi considerazione politica, quel che è accaduto in questi giorni e quel che continua ad accadere in modi e gradi diversi, dà la misura del livello di sofferenza, infelicità, frustrazione del nostro presente. Se ci fosse Sam Peckinpah, saprebbe trarne uno dei suoi film tremendi e rivelatori. Se Stephen King non avesse fatto ritirare dalla circolazione "The Rage", potremmo rifletterci su. Mi è semplicemente tornato in mente un monologo, quello di "Ricorda con rabbia" di John Osborne, 1956.

Leggi tutto