Questa volta parlo di un libro. Non lo faccio molto spesso, perché è diventato difficile parlare di libri in un mondo che accoglie con sospetto ogni parola che sui libri si pronuncia, come se quella parola avesse sempre e sempre un sottotesto, e non ci fosse mai sincerità e passione, ma solo chissà quale calcolo, o quelli che mia madre chiamava “gli impicci”. Questa volta parlo di un libro perché per la prima volta ho deciso di candidare un libro al Premio Strega, e il libro è “Di chi è questo cuore” di Mauro Covacich.

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