In questi tempi, come si diceva, interessanti e tenebrosi, capita di veder puntare il dito contro gli scrittori. Magari in quanto tali. Buffo, in un paese dove non si legge, o forse proprio per questo. Indagare sulle motivazioni è interessante, e ancora una volta ci vengono in soccorso le storie, o gli autori e le autrici delle storie stesse. Per esempio, Ursula K. Le Guin. Circa un anno fa, rispondendo a una lettera a The Oregonian dove si accostavano le menzogne dei politici alla fantascienza, chiarì - si spera una volta per tutte - la differenza.

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