ps: attualmente, nell’immaginario degli intellettuali italiani, o presunti tali, per “umili”, o ultimi, si intendono quasi esclusivamente gli immigrati, specie se africani (quelli dell’est, si sa, sono tutti “fascisti” fino a prova contraria ); il soggetto è cambiato, ma il rapporto è più o meno lo stesso; quanto agli “umili” autoctoni (popolo), essendo diventati “penultimi”, li si può tranquillamente e “correttamente” disprezzare".

Per come la vedo io, che sono ovviamente fallace, Trevisan sta dicendo una cosa molto semplice, e che peraltro su questo blog si ripete da mesi.

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