Cosa ci ha portato fin qui? Cosa abbiamo dimenticato, sul nostro cammino? A quale modello ci siamo piegati? In un tempo non lontano, raccontavo questo:

"La via corre sempre senza fine, ed è incoronata come in tutti i pellegrinaggi da roverelle che fuggono verso la cima del monte, e sono oro rosso e nocciola dorato, ma sotto i monti e le roverelle ci sono finestre senza vetri vuote come orbite, e mattoni che si staccano e vendesi e vendesi e vendesi, e a Valcimarra, fra tutti quei cartelli, c’è solo una presenza, un uomo giovane con una cassetta di legna fra le braccia che esce dalla porta e sgrana gli occhi vedendoci passare, perché qui si guarda sempre all’interno delle macchine in quanto ci si conosce tutti, e se non ci si conosce ci si chiede chi è quella? Perché è qui?

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