Il punto di partenza è ancora una volta Peppina Fattori. Peppina, già: suo malgrado simbolo della cecità burocratica e della bieca astuzia elettorale. Sfrattata dalla casetta di legno (edificata a sue spese, nel proprio terreno) dove voleva solo finire i suoi 95 anni, granello di sabbia nell'ingranaggio, elevata a dolente madonna dei terremotati da Salvini, dalle destre, da chi cavalcava e cavalca l'onda nera elettorale. Bene, cosa leggete nelle ultime notizie? Qui google, verificate da soli: il senso è "Peppina è salva, può rientrare, è già rientrata", il Parlamento sta per approvare una norma tutta per lei, Salvini esulta e vigila, evviva, urrà.

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