"Teniamo in serbo le nostre domande perché noi stessi ne abbiamo paura, poi ad un tratto è troppo tardi per porle. Vogliamo lasciare in pace l'interrogato, non vogliamo ferirlo profondamente perché vogliamo lasciare in pace noi stessi e non ferirci profondamente. Rimandiamo le domande decisive e facciamo senza posa domande ridicole, inutili e meschine, e quando facciamo le domande decisive è ormai troppo tardi".

Così Thomas Bernhard, che in un'intervista aggiunse:

"Credo di non essermi ancora posto una domanda. E le domande cosiddette semplici si pongono da sole, non ho bisogno di pormele.

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