Uno dei libri più belli e importanti degli ultimi tempi lo ha scritto Vito Teti, ed è Quel che resta. L'Italia dei paesi tra abbandoni e ritorni. Pochi hanno la sua attenzione alla strategia dello svuotamento, pochi sanno raccontarla svicolando da retorica e nostalgia. Proprio per questo, non sono d'accordo con quanto ha scritto su Linkiesta. Non del tutto, almeno. Scrive Teti, fra l'altro:

"Anche gli "intellettuali" soffrono la crisi, sono disgustati, non se la sentono di scegliere il meno peggio; certo ci sono tante attenuanti per il loro silenzio, ma la sensazione è che il loro silenzio sia interessato, calcolato, dettato da troppe paure e troppe premure.

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