Conosco Federico Bonadonna da un po'. Nel 2005 scrisse un libro bellissimo, Il nome del barbone. Lo seguo, come posso, da lontano. Ma oggi voglio condividere qui il suo status, perché insegna a guardare il mondo in modo diverso (come gli antropologi veri sanno fare).

A proposito di senza tetto che rifiutano i centri di accoglienza: note sullo stigma della devianza

In queste ore di buriana, i media intervistano gli operatori sociali di strada che offrono beni di prima necessità ai senza tetto.

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