Ieri pomeriggio, in una conversazione in diretta a proposito dei sei ergastoli comminati ad altrettanti scrittori e giornalisti turchi, rei di aver inviato "messaggi subliminali" in favore del golpe (sic!), mi sono trovata insieme d'accordo e in disaccordo con Helena Janeczek. Lei sosteneva che abbiamo una pessima stampa, che si chiude nei nostri confini e non dà che un minimo spazio a quanto avviene nel mondo (vero) e che la reazione degli scrittori e degli intellettuali non è però così assente.

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