Il mondo veniva verso di me, sfogliandosi come un libro meraviglioso. Qualcuno dice che la meraviglia appartiene agli ignoranti: io benedico la mia ignoranza che continua a rifornirmi di stupore; forse è per magia d’ignoranza che si intravede l’anima delle cose.

Così scriveva Dolores Prato, grandissima scrittrice marchigiana, nel suo capolavoro del 1980, Giù la piazza non c'è nessuno. E' meraviglioso benedire la propria ignoranza. Terribile rivendicarla come un'arma.  Terribile non voler sapere, chiudersi al mondo, nelle proprie convinzioni,  invece di accogliere quello stupore.

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