Bisogna stare attenti, perché questo è forse il momento più difficile nella narrazione del dopo-terremoto. Bisogna stare molto, molto attenti. Peppina, suo malgrado, è diventata un simbolo: di tutti coloro che da un anno sono soli, portati a forza sulle coste o abbandonati, e abbandonati comunque. Peppina e la sua storia - che, ribadisco mille volte, è una storia d'amore: per il territorio, da parte di due figlie verso una madre - sono alla ribalta. Diciamolo subito: per molte e molti, la ribalta è sbagliata.

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