Elvira Banotti

Una ragazza speciale

La donna è il soggetto libero nella storia della schiavitù umana, mentre l’uomo rappresenta la memoria organizzata della schiavitù stessa. "Una ragazza speciale" è un breve saggio pubblicato con, in appendice, il "Manifesto di Rivolta Femminile".
Dalla recensione di Chiara Barbato:
Secondogenita di 6 figli Elvira cresce in un mondo in cui, nonostante il filtro di una madre intelligente, i principi assoluti della famiglia e della scuola restano quelli del virilismo. «Alunne ed alunni venivano plagiate/i da narrazioni e interpretazioni favolistiche su una presunta storia del mondo classificata come “universale” ma popolata esclusivamente da figure maschili», e questo solo per continuare ad occultare il femminile, per far scomparire la donna dalla narrazione del mondo. Le bambine crescevano prive di significative figure di riferimento e prospettive; non c’è da stupirsi, quindi, che depressione, anorgasmia – ogni anno i congressi internazionali di ginecologia segnalano che ben il 75-80% delle donne soffre di anorgasmia! – anoressia, bulimia, dolori mestruali e quant’altro fossero sempre dietro l’angolo. La sua fortuna fu il lavoro (come segretaria del Consolato Generale d’Italia ad Asmara), che le diede la possibilità di tracciare un personale percorso sociale: si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, ma visto che non condivideva i principi discriminanti sottesi alle teorie giuridiche si mise ben presto alla ricerca di strategie che le permettessero di modificarne i presupposti…
La Banotti fu un’intellettuale e attivista politica che durante i ferventi anni ’60 si fece fondatrice e promotrice, insieme a Carla Lonzi e Carla Accardi, del gruppo “Rivolta femminile” – secondo cui: "La donna è il soggetto libero nella storia della schiavitù umana, mentre l’uomo rappresenta la memoria organizzata della schiavitù stessa" – e del collettivo femminile e femminista “Città sessuale”; insomma del perno della battaglia italiana per i diritti della donna. Una battaglia fatta, nel suo caso, anche di iniziative e gesti clamorosi… come il cesto di ghiande rovesciato in testa a Tinto Brass durante la manifestazione per la riapertura dei bordelli, l’occupazione della sede del Manifesto e la più recente battaglia giuridica portata avanti contro la pornografia trasmessa dalle emittenti televisive private.

Tipologia di Libro: Saggio

Libro edito da: Ortica Editrice

Anno di pubblicazione: 2011

Argomenti Trattati: femminismo -